Se è un uomo - Creazione 2018

Primo Levi

Riassunto: Se questo è un uomo è un racconto autobiografico di Primo Levi sulla sua sopravvivenza nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, dove fu detenuto dal febbraio 1944 fino alla liberazione del campo il 27 gennaio 1945.

Una macchina per disumanizzare l'essere umano

Ecco cos'è un campo di sterminio. Non c'è più bisogno di presentare l'opera di Primo Levi. Opera che scrisse appena uscito dall'inferno di Auschwitz e che fu rifiutata dal grande editore italiano Einaudi. Oggi è un'opera universalmente riconosciuta. Opera che descrive in modo minuzioso, implacabile, scientifico, il meccanismo di questa mostruosa macchina per schiacciare uomini e donne. Solo i nazisti erano in grado di creare tali campi. Non sono mai esistiti e non sono mai più apparsi. La barbarie nazista ci ha mostrato che il male esiste e che loro erano malvagi. Questo campo non aveva altro obiettivo che la “distruzione di un uomo” e la sua messa a morte.

Lasci il läger solo attraverso il camino.

Questa testimonianza inizia con un monito alle generazioni future. Un avvertimento in forma di poesia. "Non dimenticare che lo era, no non dimenticarlo". Senza dimenticare… L'ossessione di Primo Lévi, l'oblio. Questa è l'essenza stessa del suo approccio che ha martellato a casa per tutta la vita, così convinto che un giorno o l'altro l'uomo avrebbe dimenticato. Sta quindi a noi lottare contro l'oblio proponendoci di rappresentare la sua opera.

Come mettere in scena l'indicibile?

Come ogni opera che racconta i campi di sterminio, si pone la questione di come rappresentare l'orrore, la crudeltà, l'indicibile? La messa in scena ha il suo posto? Abbiamo bisogno degli artifici della messa in scena? Come rappresentare l'inimmaginabile? Si tratterà di non sovraccaricare l'argomento e di attaccarci al testo. Avvicinati alla testimonianza e allo stile che lui stesso infonde. Leggendo e rileggendo l'opera di Primo Levi, ciò che colpisce è la distanza che lui stesso è capace di creare rispetto alle vicende che ha vissuto nella sua carne. Tanto che ci invita, nostro malgrado, ad entrare in questo “fuori dal mondo” ea rivivere con lui la vita del läger. Diventiamo Haftling... Sta a noi cercare di uscirne indenni.

La compagnia è in tournée!

Dopo una lunga pausa dovuta alla crisi sanitaria e al lavoro di recupero, la compagnia incontrerà le scuole accompagnata dalla cantante e musicista Elisabeth Aubry, per aggiungere un autentico aspetto musicale allo spettacolo.

Sei un programmatore o un insegnante? Contattaci per accogliere l'azienda a casa tua! Ci esibiamo vicino a te? Non esitate a contattarci in modo che possiamo fornirvi spazio!

Benvenuto alla compagnia
  • Le prossime date

    Venerdì 10 marzo 2023 alle 18:30 - Charleville-Mézières

Distribuzione dello spettacolo

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Messa in scena

Gilbert Pontè


Interpretazione

Valentin Ehrhardt - Valentina Vandelli


Canto e musica

Elisabeth Aubry


Collaborazione artistica

Claudio Ponte


Creazione leggera

Frédéric Toussaint


Fotografie

Miss Xane Fotografo - Philippe Moench


Produzione

Cie Belladonna - Angelique Gergen


Appoggi e residenze

Dipartimento della Meurthe-et-Moselle / Confluenze dell'Orne Lorraine / Città di Joeuf / Centro culturale P.Picasso (Blénod-les-ponts-à-mousson) / Fort de Metz-Queuleu / Donazione Amilcar Zannoni / LICRA

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